Chi la usa?

PEC e certificati di malattia telematici

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(Last Updated On: 11 Febbraio 2014)

Un lavoratore va dal dottore per un certificato medico, e il medico gli fa… “fatto!”

No, non è una barzelletta che non fa ridere…è proprio la realtà.

Sono ormai dimenticati i tempi in cui il povero lavoratore malato, oltre che uscire dal letto e di casa con 40 di febbre, riempito di aspirine fino ai capelli (perché figurarsi se il medico lo andava a visitare a casa!), si doveva anche trascinare in posta, a far la coda, per spedire al suo datore di lavoro la raccomandata con il certificato medico.

Finalmente il lavoratore dovrà solo “uscire dal letto e di casa con 40 di febbre, riempito di aspirine fino ai capelli (perché figurarsi se il medico lo va a visitare a casa!)”

A tutto il resto pensano altri soggetti: il medico che trasmette il certificato all’INPS in via telematica e l’INPS che mette a disposizione dei cittadini e dei relativi datori di lavoro gli attestati di malattia pervenuti.

Al lavoratore rimane l’onere di fornire, nel corso della visita al medico curante o alla struttura sanitaria pubblica, la propria tessera sanitaria e il codice fiscale.

Che cosa c’entra tutto questo con la PEC?

Pochino a dire il vero, se non che il lavoratore ha la possibilità di chiedere al medico una copia cartacea del certificato edell’attestato di malattia, o in alternativa, può ottenere dal medico copia degli stessi alla propria casella di posta elettronica o posta elettronica certificata.

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