Legislazione

Giustizia/ contributo unificato: spese maggiori per chi non ha la PEC!

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(Last Updated On: 11 Febbraio 2014)

Tra le varie “Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria” (D.L. 6 luglio 2011, n. 98), ovvero nella manovra finanziaria 2011, sono da mettere in evidenza alcune modifiche, rilevanti ai fini della trattazione sulla Posta Elettronica certificata, e che riguardano l’ambito Giustizia.

Vi si parla di contributo unificato, tassa sulle cause civili e amministrative che si paga per ogni procedimento al momento del deposito in tribunale, e che varia a seconda del valore e del tipo di causa. Ne stabilisce gli importi il Decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 2002 n. 115, ovvero il “Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di giustizia”.

La finanziaria 2011, nell’Art. 37 (“Disposizioni per l’efficienza del sistema giudiziario e la celere definizione delle controversie”), modificando gli importi del contributo unificato già previsti dal citato decreto n. 115 art.13 comma 3, aggiunge:

“3-bis. Ove il difensore non indichi il proprio indirizzo di posta elettronica certificata e il proprio numero di fax ai sensi degli articoli 125, primo comma, del codice di procedura civile e 16, comma 1-bis, del decreto legislativo 31 dicembre 1992, n. 546, ovvero qualora la parte ometta di indicare il codice fiscale nell’atto introduttivo del giudizio o, per il processo tributario, nel ricorso il contributo unificato è aumentato della metà.”

Il paventato aumento del costo del procedimento, dovrebbe essere così invito al Difensore ad inserire tra i dati essenziali anche un indirizzo email pec e un numero fax, affinché la comunicazione tra l’amministrazione e le parti sia resa piu’ veloce ed economica: cosa che può senz’altro aiutare a snellire i costi e i tempi dei procedimenti.

Per il Difensore, non dovrebbe cambiare nulla, poiché quale professionista iscritto all’albo, avrebbe già dovuto dotarsi di un indirizzo email pec entro il 29/11/09 (Sono un professionista iscritto all’Albo. Entro quanto tempo ho l’obbligo di comunicare il mio indirizzo di Posta Elettronica Certificata?)

O forse, non essendo prevista dalla legge alcuna sanzione per gli inadempienti (Quali sanzioni sono previste per chi non rispetta le scadenze?), qualcuno sperava di cavarsela senza PEC? 🙂

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